La Gambling Commission in Gran Bretagna, già da
qualche tempo, ha cominciato a sperimentare nuovi metodi per far sì che il
gioco diventi più equo e sicuro per i consumatori. In questo contesto la vera
innovazione è rappresentata dai seminari di co-creazione ospitati e voluti
dalla stessa Commissione. Il primo di questi, volto ad esaminare i messaggi di
gioco per i giocatori a basso o moderato rischio, ha visto l’impiego di diversi
metodi e strumenti per un quadro delle pratiche, per così ottenere un feedback
dai clienti e creare opportunità di cambiamento.
Nelle scorse settimane è stato invece realizzato e voluto un seminario di
co-creazione per l’uso dei dati nell’identificare i potenziali danni recabili
ad un consumatore. Il Team Insight della Gambling Commission, in questo caso,
ha coinvolto, riunendole, le parti interessate del settore, per condividere
assieme le “best practice” sull’uso e l’identificazione del danno eventuale.
Analisti e manager dei team responsabili nell’elaborazione di set di dati
pertinenti hanno condiviso pratiche già esistenti ed analizzato varie
opportunità per rafforzare la protezione dei giocatori tramite un sistema di
collaborazione nel settore. Il workshop ha visto lavorare sinergicamente tutti
gli interessati sulla progettazione, la gestione e la valutazione dei dati. Si
è poi discusso sulle sfide associate e alle opportunità nei big data, sistemi
di dati, qualità dei dati, gestione e ricerca accademica delle operazioni.
“Durante le discussioni di gruppo abbiamo valutato i pro e i contro dei
canali tradizionali rispetto alle soluzioni digitali quando si comunicavano
messaggi di gioco più sicuri o si effettuavano interazioni con i clienti. Il
gruppo ha preso in considerazione l’efficacia della messaggistica pop-up, delle
comunicazioni su misura e dell’autovalutazione del consumatore e il potenziale
impatto dei viaggi dei clienti progettato tenendo presente la gestione del
rischio”, ha chiarito Sonia Wasowska, senior manager dell’Insight team.
Molti di questi strumenti sono adottati con successo anche nel nostro Paese,
difatti la messaggistica durante il gioco e i test di autovalutazione sono
prassi presenti in tutti i casinò online AAMS italiani.
L’altro aspetto analizzato ha riguardato l’importanza di avere un approccio
guidato dalla valutazione nell’uso degli algoritmi e la Wasowska ha chiaramente
spiegato che gli algoritmi complessi possono supportare l’elaborazione di
volumi anche abbastanza ampi di dati. Il team coinvolto nel seminario ha concluso
all’unanimità che, anziché cercare il prodotto finito, si dovrebbe prima dare
continuità all’affinamento e all’integrazione di vari set di dati nelle suite
di reporting in evoluzione. Il successo del processo di valutazione dipende
dalla cooperazione tra i team operativi che utilizzano i report per controllare
l’attività dell’account e i dati analisti.
Gli investimenti nei team di compliance e risk operations sono stati
significativamente aumentati, ora restano aperte le sfide per la formazione del
personale e l’affidamento sulle persone che comprendano l’impatto che possono
avere sui consumatori: difatti l’obiettivo principale dei rispettivi manager.
Dare a questi team gli strumenti necessari per supportare l’aderenza a
determinati processi è un fattore chiave per massimizzare l’efficacia nel
riconoscere account potenzialmente a rischio.